«Non toglieteci il futuro!»
«Siamo diversi da quei giovani che trenta, quaranta o cinquanta anni fa, potevano fare a meno di angosciarsi per il loro avvenire
a causa del clima»
La visione che noi giovani abbiamo del nostro futuro è nichilista. Non solo per le mille preoccupazioni che un giovane ha il diritto di avere, ma perché la nostra generazione dovrà fare i conti con il cambiamento climatico. Per noi il futuro è un problema da risolvere, non un’opportunità da sfruttare.
Siamo diversi da quei giovani che trenta, quaranta o cinquanta anni fa, potevano fare a meno di angosciarsi per il loro avvenire a causa del clima. Ci sentiamo vittime di scelte incoscienti fatte da persone che, perseguendo un benessere temporaneo e una crescita economica eterna, si sono dimenticate di noi. Noi che il conto ambientale e sociale dovremo pagarlo. Eppure, c’è ancora chi dubita dell’esistenza del cambiamento climatico. C’è chi dice che stiamo facendo le vittime. C’è chi, sentendosi accusato, storce il naso quando riflettiamo sul vostro passato e sul nostro futuro. C’è chi condanna quei giovani che, in tutto il mondo, si sono indignati e hanno deciso di combattere per il diritto ad avere un futuro.
Le previsioni che prefigurano un futuro che cambierà radicalmente il nostro modo di vivere possono suscitare un senso di impotenza e turbamento che di certo nessuno vorrebbe provare. È normale e lo capiamo. Capiamo il fastidio provocato dalla nostra condanna di scelte che i più considerano dogmi, prese in passato da uomini e donne autorevoli. Capiamo persino l’astio scaturito nelle generazioni più anziane nel farsi fare la morale da ragazzini che mettono delle tende su Piazza Federale.
Ma tutto ciò non giustifica l’immobilismo e la lentezza con la quale questi temi vengono affrontati. Siamo convinti che le mille sfide di cui si occupa la politica (N.B. quelle importanti, non quelle superflue e ridicole come il divieto di indossare il burqa, per esempio) debbano essere subordinate alla transizione ecologica e al cambiamento strutturale dell’economia.
Chiediamo principalmente comprensione. Ma pretendiamo anche che la politica apra gli occhi su un’emergenza climatica che la pandemia non ha evidentemente cancellato. A voi un futuro sereno è stato garantito. A noi lo state levando. J.S