Discorso di insediamento Daniela Carrara

 

Onorevoli Sindaco e Municipali,

care colleghe e cari colleghi di Consiglio comunale,

è con molta gioia ed emozione che mi appresto ad assumere l’ incarico di presidentessa del Consiglio comunale, un compito importante che non avrei mai pensato di ricoprire e per il quale vi ringrazio della fiducia che mia avete accordato questa sera. In questo anno cercherò di svolgere questo ruolo con saggezza e imparzialità.

Oggi diamo inizio ad una nuova legislatura, con volti conosciuti e altri nuovi a cui dò il benvenuto. Nello scorso quinquennio il Municipio e il Consiglio comunale hanno affrontato temi importanti per la comunità. Le Commissioni hanno svolto un importante lavoro di analisi e di approfondimento di Messaggi Municipali e Mozioni; un complesso lavoro che non va dimenticato, anche durante il periodo critico della pandemia. Una dimostrazione di quanto tutti noi abbiamo a cuore il nostro paese e ci sentiamo responsabili verso di esso e verso la sua popolazione. Una consapevolezza all’insegna di una continuità volta a garantire un buon funzionamento di tutti i servizi sul territorio. Un processo possibile se tutti i tasselli si incastrano tra loro: in primis il dialogo tra Municipio e Consiglio comunale.

Insomma, bisogna passare dalle parole ai fatti. Prendere decisioni ed agire, in un periodo come quello che stiamo attraversando, non è facile. La pandemia è ancora in corso e ci destabilizza, ci mette inquietudine e mina le nostre certezze per il futuro, come mai prima d’ora. Ognuno di noi nello scorso anno ha vissuto sulla propria pelle una forte tensione emotiva: la chiusura delle frontiere, il lockdown, poi le riaperture, le cifre delle persone contagiate dal virus, i morti. Impossibile rimane impassibili di fronte ad un avvenimento tale gravità. Attimi di tristezza e frustrazione, talvolta di dolore o paura, lutto, emozioni e sentimenti intensi. Un condizionamento quotidiano per ciascuno di noi.

La consapevolezza della nostra fragilità dovrebbe portarci a solidarizzare, a capire l’uguaglianza fondamentale tra gli esseri umani e tra popoli, che provano gli stessi sentimenti e le stesse emozioni. L’unica diversità sta nel modo in cui si risponde alle avversità. Talvolta alla paura e alla frustrazione, si risponde d’istinto con individualismo ed egocentrismo, senza riflettere alle conseguenze sul lungo termine. Solo esercitando scelte coraggiose possiamo uscire da questi schemi e riscoprire l’essenza del bene comune e del vivere insieme.

Pertanto, a questo Legislativo, chiedo coraggio nell’abbandonare il sentiero battuto dell’individualismo politico per imboccare la strada dell’apertura e della solidarietà, più che mai necessaria in un momento grave come quello presente. Soprattutto per i giovani che in questo periodo storico hanno necessità di riscoprire la capacità di dialogo con la politica; al di là degli schieramenti e dei partiti. Ritrovare un’idea di società positiva, solidale e concreta con lo sguardo rivolto al futuro, pronta ad agire e non solo a discutere all’infinito.

Le nuove generazioni rivendicano un futuro contraddistinto da un maggiore equilibrio sociale e ambientale, da un’armonia tra uomo e natura e da un maggiore dialogo. Un avvenire che non lasci indietro nessuno e in cui il riappropriarsi delle attività culturali può divenire un mezzo per riflettere su noi stessi e sulla direzione in cui costruire il futuro post pandemico. Una mostra, un concerto, uno spettacolo teatrale, una lettura: ogni occasione, ogni evento corrisponderebbe ad un’iniezione di fiducia, oggi più che mai necessaria.

La Filanda ha dimostrato quanto fosse necessario un luogo di incontro multi generazionale e di scambio, di nutrimento per l’anima di tutte le cittadine e i cittadini di Mendrisio e della regione. Anzi, di tutta la comunità, in senso più ampio e inclusivo. Un circolo virtuoso da preservare e rinsaldare, tramite l’individuazione e la realizzazione di spazi di aggregazione. La Città di Mendrisio ha dimostrato negli anni d essere molto attenta alle esigenze della popolazione, ma resta ancora molto da fare. Un lavoro che potrà essere realizzato solo lavorando insieme, in maniera lungimirante, perché, proprio come comunità, non possiamo e non dobbiamo e non possiamo negare alle nostre giovani e ai nostri giovani un futuro migliore.

Concluso il mio intervento, ricordando a questo legislativo una citazione di Marcel Proust che amo molto e che racchiude l’essenza del viaggio che stiamo tutti per intraprendere, insieme:

 “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.

A tutti voi, al Municipio e all’Amministrazione, auguro buon lavoro.


Daniela Carrara