Responsabilità ambientale: aprire gli occhi
Comunicato stampa
«Vuoi che ti dica cosa penso, Parla, Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono». Questo è uno dei passaggi più noti del celebre romanzo di José Saramago «Cecità». Un romanzo potente che, tra le altre cose, denuncia l’indifferenza della società. L’opera, che ancora oggi conserva tutta la sua forza, tocca temi universali come la responsabilità individuale e collettiva, la paura e la speranza.
Sulle emergenze ambientali, che sono sotto gli occhi di tutti, c’è chi preferisce fare lo struzzo. Meglio non vedere, meglio non guardare una realtà che pure è ben visibile e tangibile. L’iniziativa sulla «Responsabilità ambientale», lanciata dai Giovani Verdi e sostenuta da tutto l’arco progressista, pone al centro dell’agenda politica la necessità di adottare scelte che considerano il loro impatto sulla tutela dell’ambiente. E non c’è più tempo da perdere.
Il surriscaldamento climatico, l’estinzione di massa delle specie, la deforestazione, l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, hanno un enorme impatto sulle nostre vite. Eppure, si continua ad andare avanti come se nulla fosse! Negli ultimi decenni l’economia e il profitto sono stati la priorità mentre l’ambiente e la sostenibilità sono rimaste sostanzialmente ai margini, anzi vengono pericolosamente relegati in secondo piano attraverso un insidioso atteggiamento negazionista.
L’impegno per la tutela dell’ambiente, del paesaggio e delle risorse naturali, deve diventare una priorità e non venire derubricato dall’agenda politica.
Occorre tenere presente che diritti sociali e diritti ambientali vanno di pari passo. Facciamo un semplice esempio: il caldo estremo, diretta conseguenza della crisi climatica, non solo causa vittime e danni alla salute, ma peggiora anche le condizioni di povertà delle persone più vulnerabili e ne crea di nuove.
Perché c’è chi potrà permettersi misure per non avvertire il caldo e chi invece dovrà subirlo (eloquente lo studio «Cooling poverty» di Antonella Mazzone).
La crisi climatica, insomma, si sta manifestando in svariate modalità e tocca moltissimi aspetti della condizione umana e del vivere comune.
L’AlternativA sostiene evidentemente l’iniziativa in votazione il 9 febbraio e invita a votare sì. Il nostro pianeta sta affrontando sfide senza precedenti in termini di clima e ambiente che, nel loro insieme, costituiscono una minaccia per il nostro benessere.
Tuttavia, siamo ancora in tempo per adottare misure decisive. Per conseguire la sostenibilità a lungo termine occorre infatti considerare l’ambiente, il clima, l’economia e la società come parti inscindibili della stessa entità.
L’AlternativA sostiene la necessità di garantire un ambiente sano per un’economia sostenibile e una società equa. E invita ad uscire dalla cecità di chi non vuole vedere il problema. O di chi, vedendolo, preferisce girare la testa dall’altra parte o mettere la testa sotto la sabbia.
Mendrisio, 27.01.2025