OBV: Sui reparti di ostetricia, neonatologia e pronto soccorso pediatrico la guardia deve rimanere altissima
Comunicato stampa
L’AlternativA – Verdi e Sinistra insieme tira solo momentaneamente un sospiro di sollievo, nell’apprendere che il primo di agosto i reparti di ostetricia, neonatologia e pronto soccorso pediatrico torneranno sotto il tetto dell’OBV. Momentaneamente perché dall’incontro – organizzato dal presidente del Gran Consiglio e municipale di Mendrisio Daniele Caverzasio – tra politici del distretto e alcuni amministratori locali e i vertici dell’OBV e dell’EOC, non sono emerse granitiche certezze. I reparti menzionati, determinati anche dalla pianificazione ospedaliera, restano. Ma la spada di Damocle sembra essere lì, pronta ad uscire dal cono d’ombra.
È stato detto che l’attività del reparto è troppo bassa per garantire a medio lungo termine la qualità delle cure. Ma di fatto partorire all’OBV – unico centro ospedaliero ad avere un innovativo dipartimento donna-bambino – è sicuro come altrove.
La politica è stata compatta e chiara: non si capisce perché a Lugano rimarrebbero due strutture (ospedali Sant’Anna e Civico) e nel Mendrisiotto neppure una! Nell’ottica della medicina di prossimità – rivendicata anche da un’iniziativa popolare – privare in futuro il Mendrisiotto di questi reparti così sensibili e strategici, è inaccettabile. L’obiettivo dell’EOC è di garantire una medicina di qualità in sicurezza e a costi sostenibili, ma il criterio di prossimità non può essere sacrificato. Specialmente quando si parla dei reparti di ostetricia, neonatologia e pronto soccorso pediatrico.
Servono maggiori risorse finanziarie? Lo si dica chiaramente. Ma il punto è che sono in vertici dell’EOC e dell’OBV a dover credere in questo servizio. Fondamentale in un distretto e per un distretto, che non può essere impoverito sul piano della qualità sanitaria. Il settore della sanità pubblica deve essere rafforzato, non indebolito. E mai come in questo periodo difficile per tutti, ci si è resi conto di quanto la prossimità sia importantissima come elemento della qualità della vita e del benessere della popolazione.
Popolazione che aveva sostenuto l’Iniziativa popolare “Giù le mani dagli ospedali” (lanciata dall’MPS) respinta per un pelo (48,71% di voti favorevoli). L’iniziativa chiedeva, tra l’altro “di garantire nei quattro ospedali regionali di Bellinzona, Locarno, Lugano e Mendrisio reparti di medicina interna, chirurgia, pediatria, ginecologia, ostetricia e terapia intensiva”.
Strappare all’OBV reparti così sensibili, rappresenta come detto una decisione poco lungimirante nell’ottica della qualità delle cure, della medicina di prossimità e di una medicina finalmente più attenta alle questioni di genere.
L’Alternativa –Verdi e Sinistra insieme mantiene alta la guardia ed è pronta a scendere in campo con tutte le forze politiche che si schiereranno a favore del mantenimento dei reparti “a rischio”.
(©immagine: OBV)