Il nostro pianeta sta bruciando

Dalla fine del XIX secolo, e in particolare negli ultimi 40 anni, le temperature sono in continuo aumento a livello globale; il sensibile scioglimento dei ghiacciai, anche ai poli, è a questo proposito assai emblematico. Osservazioni e studi scientifici hanno dimostrato che una delle principali cause è l’emissione nell’atmosfera di gas a effetto serra, in primis l’anidride carbonica (CO2), in gran parte d’origine antropica.
Dal 1874 in Svizzera la temperatura media annuale è aumentata di circa 2,1 °C, ciò che ha comportato un aumento marcato dei giorni con temperature superiori ai 25-30 °C a fronte di una netta diminuzione delle giornate di gelo. Parallelamente le precipitazioni, soprattutto in inverno, sono aumentate di intensità e di frequenza, eccetto al sud delle Alpi e in gran parte dei Grigioni.
Condizioni meteorologiche estreme a livello di temperature e precipitazioni sono destinate a intensificarsi nei prossimi decenni, e con esse eventi disastrosi quali lo scioglimento dei ghiacci con il conseguente innalzamento dei mari, alluvioni, ondate di calore, siccità, incendi di ampie aree boschive. Senza una decisa inversione di tendenza, il futuro di gran parte della popolazione mondiale è a rischio. L’interrogazione che abbiamo inoltrato il 12 luglio 2019 – Più verde, più blu, meno grigio, guida pratica e strumenti contro il riscaldamento climatico e per la biodiversità – chiede che anche Mendrisio faccia la sua parte e incoraggi cittadini e cittadine a comportamenti virtuosi volti ad attenuare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici.